lunedì 9 settembre 2013

Il M5S lontano dalla retta via



 
 
"Chi ha più giudizio, lo adoperi", recita un antico adagio. Questo significa che Grillo è doppiamente colpevole...
Il mancato sostegno alla candidatura di Prodi al Quirinale del M5S fu un tragico errore, figlio di quell'atteggiamento di "guerra preventiva" alla casta attuata con cieco furore, senza lungimiranza ed in completa assenza di un piano strategico di medio-lungo periodo.
Si è continuato a pensare, e ad agire, come se veramente si potesse arrivare al 51% dei consensi, perpretando una condotta del tutto autoreferenziale e sorda ad ogni voce, non solo del campo avverso, ma anche di quello amico. Nella fattispecie si è ignorata aprioristicamente qualsiasi ipotesi di alleanza anche di breve termine, divulgando un messaggio di totale chiusura a qualsiasi eventualità di un governo diverso, con un risultato catastrofico: il rafforzamento della convinzione dell'elettore medio dell'inutilità del voto ad un movimento di sola opposizione. Grillo si sta macchiando del più grave dei peccati per un politico: la distanza dal pensiero della gente e delle sensazioni diffuse nel mondo reale.
Sostenere "mai con nessun partito", o dire "per una qualsiasi alleanza bisogna preventivamente abolire il finanziamento pubblico, il porcellum, e sanare il conflitto di interessi", portano allo stesso nulla di fatto, ma indirizzano un messaggio ben preciso all'elettorato, su chi vuole fare cosa e perché. Non è al "popolo di Internet" in primis che ci si deve rapportare, ma a tutti gli altri. Ci sono milioni di italiani che ancora votano in buona fede Pd e Pdl, perché nessun messaggio riesce a "bucare" il muro dei racconti manipolatori della tv.
Come si pensa di raggiungerli, continuando a parlare ed occuparsi in continuazione delle voci di dissenso interne? Manna dal cielo per i media di regime, che possono trasmettere ed amplificare il messaggio di un movimento settario, che non ha nulla di propositivo. E dov'è l'impegno per far conoscere il lavoro dei parlamentari in questi mesi? Chi sa delle iniziative per la divisione tra banche di affari e commerciali, o per fermare il condono ai padroni del gioco d'azzardo? Argomenti essenziali per gli interessi dei cittadini e del paese tutto, ma avulsi dalle conversazioni dell'uomo della strada.
Grillo sbaglia grossolanamente se pensa che essere migliori dei partiti sia, di per sé, condizione sufficiente per considerare onorevole la propria battaglia; non lo è. Si è assunto una grande responsabilità in questo paese, quella di rappresentarne la parte migliore, tutelandone gli interessi e le giuste aspirazioni. Per quanto la lotta politica sia "sangue e merda", bisogna immergervisi, superando il timore che la lordura ci inquini e ci sovrasti.   E' tempo per smettere di sprecare le energie alla ricerca di una presunta sovranità all'interno del movimento; non è battaglia prioritaria.
Mentre Letta guida "l'assalto alla diligenza", varando condoni preventivi per i danni erariali dei pubblici amministratori, è vitale cambiare i registri comunicativi, proponendo sempre contropartite necessarie al paese (e quindi inaccettabili per la partitocrazia) a fronte di ipotesi di alleanza di qualsiasi natura. Finito il tempo dei "mai e poi mai", de "chi sbaglia e' fuori"; cominciamo a riprenderci questo paese, per davvero. Pensaci Beppe, pensaci....
 

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