sabato 4 agosto 2012

La pochezza impera


Qualcosa l'abbiamo fatta. Non so' bene cosa, ma deve essere una colpa  orrenda,  terrificante. La punizione, severissima. Altrimenti, come si spiega il livello di miseria e di bassezza a cui tutta la nostra "elite" ci sottopone? In tempi di barbarie, i romani assistevano al duello epistolare tra Catilina e Cicerone. Oggi leggo che B. era ricattato da Lavitola, che lo minacciava scrivendo fax forse di levatura leggermente diversa, come (letterale) : "torno e ti rompo il culo"; il dono della sintesi.
 E' una gara al ribasso, tra un ciarlatano di terz'ordine, e una finta opposizione che proclama tutto e il suo contrario nell'arco di due giorni: solida alleanza con l'udc, promesse di pacs per omosessuali e coppie di fatto con Sel. Persino Attila, condottiero dai modi assai discutibili (...), aveva una parola piu' seria ed affidabile. Il presidente Napolitano, garante del paese, usa l'avvocatura dello stato con argomenti risibili contro la procura piu' esposta alla criminalita' d'Italia; evidentemente, non vuole essere da meno, nel degrado generale.
 C'e' cosi tanta confusione che qualcuno scambia Gasparri per un uomo di stato, e Capezzone per un uomo. L'unico a fare opposizione e' un tal Di Pietro, ma il suo italiano e' cosi incerto che i piu' rinunciano a capire di quale argomenti tratti. Non si ricorda tale e tanta pochezza ai vertici della storia, ma solo nei film: "Il pianeta delle scimmie", per intenderci,  senza offesa per le scimmie.

giovedì 2 agosto 2012

Telegiornali che devastano


Pillola rossa o pillola blu? Mentre ci pensate, accendete la tv e mettete un tg qualsiasi.
Scorrono i titoli di testa, l'inquadratura si accentra, la speaker ci saluta, pare tutto in ordine; tanti piccoli particolari disegneranno un progetto preciso:  vogliono parlare al bambino che e' in voi; vogliono che regrediate.
 Perche'? Per rendervi inoffensivi . Come ci riescono? Con il tono ed il linguaggio adatti.
Il mezzo e' suscitare la vostra emotivita' prima, e degli interessi giocosi poi, entrambe prerogative che non servono per capire quello che ,in realta' ,sta' succedendo.
 
La maggior parte dei fatti raccontati negli spazi dedicati all'informazione  riguarda ormai la cronaca, meglio se sanguinaria: un delitto passionale, una rapina finita male, una disgrazia. Chi non si sente coinvolto da una tragedia, con tanto di immagini di parenti straziati, particolari "splatter" e riferimenti commoventi?:  "avrebbe compiuto 18 anni il prossimo maggio"  , oppure "si trovava li' per caso" ,ad esempio. Il tono e' drammatico, toccante.  Resta un fatto: l'interesse del pubblico e' conoscere e approfondire temi generali, o commuoversi per fatti privati che sono , statisticamente, comuni ?
 
Altra tecnica ormai consueta e' la polarizzazione dei contrasti in buoni e cattivi; l'effetto desiderato ( e perfettamente riuscito) e' far si che lo spettatore, automaticamente, sia impegnato a schierarsi ,piuttosto che a conoscere e capire la vera natura della disputa. "L'Iran sfida la comunita' internazionale",   sottointende gia' le ragioni di uno contro le ragioni di tutti, tra cui le nostre . Contestualmente scorreranno delle immagini  di gente che inneggia verso il cielo con un mitra: c'e' l'hanno proprio con noi.  Non troverete le argomentazioni iraniane in nessuna parte del servizio, se non sotto forma di slogan, che accentuera' ancora piu' l'impressione di scontro.
Analogamente si agisce  per le manifestazioni , a meno che non siano organizzate da interlocutori  graditi e collusi al sistema: "manifestazione anti-tav, imponenti le misure di sicurezza"; e' implicito che tale manifestazione sia pericolosa, tanto e' vero che abbisogna di misure "imponenti", in uso per  "la sicurezza". Tutto il servizio vertera' sui (falsi) problemi di ordine pubblico e delle ragioni del contendere, e dei contendenti,  restera' ben poca traccia .
Le periferie delle grandi metropoli del Sud Italia appaiono spesso nel loro degrado ambientale, con i problemi di criminalita' e  di disoccupazione giovanile; tutto il servizio e' sovrastato da un alone di dispiacere e di impotenza; persino il tono della "giornalista" denota rammarico.  Non c'e' alcuna traccia delle ragioni del dissesto e delle possibilita' soluzioni, ma noi non c'e' ne' accorgiamo: siamo troppo occupati a compatirli.  Stesse dinamiche per i paesi del terzo mondo; le immagini di malnutrizione ci devastano, e non ci sfiora neppure l'idea che le corporation siano li' a saccheggiare con il beneplacito delle istituzioni e la benedizione del Wto ; parte del bottino giungera' anche da noi, magari sotto le graziose spoglie di cioccolatino.
 
Non so se avete mai avuto a che fare con un (bravo) assicuratore; a un certo punto, vi chiedera': "Preferisce la polizza da 150 euro o quella da 200? E' una domanda, certo, ma inclusiva del fatto che possiate scegliere solo tra quello che piace a lui.
 I tg usano lo stesso gioco, sempre, ogni giorno.
"Come si affronta la crisi?" -e' la domanda ai due politici, uno di destra e uno di sinistra-. Tutti e due suggeriranno un paio di cose, apparentemente contrastanti, e nessuno vi dira' che lo stato incassa i soldi della Svezia, e vi restituisce i servizi della Bulgaria; non vi diranno neppure che dopo la pseudo-polemica televisiva andranno allegramente a pranzo insieme, come due attori alla fine dello spettacolo.
 Infine, quando risulta impossibile non parlare di un fatto importante per la vita dei cittadini, lo si "sovraespone" : lo si connota cioe' di tali e tante informazioni, per la maggior parte inutili, da rendere impossibile da capire quale sia il punto centrale, divenuto ormai una specie di rebus mediatico. Ce lo chiarira' alla fine, un immancabile "esperto", che   con toni paterni ci "aiutera" a uscire dalla confusione cui siamo stati indotti; meno male che c'e' lui a spiegarci le cose.
 Questa e' la parte che riguarda l'evocazione della vostra parte infantile, che risultera' sollecitata al punto giusto , tanto da rendervi inoffensivi. Ora pero', ci vuole lo zuccherino, altrimenti non tornerete.
La cronaca rosa e le notizie "frivole" hanno uno spazio sempre piu' ampio in tutti i tg; in alcuni e' arrivato a superare il 50% del tempo totale. Dilagano notizie su mostre canine e fiere della caciotta; si suscita' golosita', si ammicca all'erotismo con chiappette andanti, si mostra l'amore con un senso di superficialita' che rassicura. Si riempe lo spazio con non-notizie che hanno il solo sopo di intorpidirci la mente: la finale della champion,  il guiness dei primati, il computer piu' veloce del mondo. 
Dopo aver solleticato la nostra emotivita', la si tranquillizza con facezie di ogni genere, in una sorta di ninna-nanna mediatica.  Come dice Sartori : "Sostenere che la cittadinanza nell'era elettronica e' caratterizzata dalla possibilita' di accedere a infinite informazioni sarebbe sostenere che la cittadinanza nel capitalismo consente a tutti di essere capitalisti". Traslando, non possiamo essere tutti ricchi, come non a tutti e' consentito conoscere tutte le notizie piu' rilevanti; anche quando non si possono omettere, le notizie si possono deviare, manipolare, e finanche declamare velocemente a mo' di filastrocca tanto da nasconderne il senso.
 
Non vi vedo convinti, ne' spaventati; bene, urge la controprova. Conoscevate il nome del  giudice Barillaro ..? Sapevate come e' morto... ?.. No ? Andatevi ad informare, e riflettete se era vostro  interesse saperlo o no.
 
La facolta' di conoscere e diffondere le informazioni e' nelle mani di ristretti gruppi di potere; che uso ne fanno? E la "qualita'" delle notizie in nostro possesso, influenza le nostre scelte di cittadini e di consumatori? La mission e' mantenere lo "status quo"  a livello locale e mondiale, assecondando   una condizione di miseria morale nell'occidente e di miseria materiale nei paesi del terzo mondo. Che ci piaccia o no, subiamo , ogni giorno, gli effetti devastanti della non-informazione; magari, il prossimo tg, guardatelo con occhio diverso. Gli servite infantili, vi vogliono bambini; queste sono tutte cose che, un uomo, non potrebbe mai  tollerare.
 
 



mercoledì 1 agosto 2012

Gli omosessuali ed il pregiudizio favorevole


Gli omosessuali di tutto il mondo hanno il sacrosanto diritto di avere una vita come  tutti gli altri, comprensiva di leggi che  "normalizzino" i loro rapporti, pax o matrimoni che siano; chi non lo capisce, ha il dna di Giovanardi (chiedo scusa per la parola).
Si fa' un gran parlare degli innumerevoli pregiudizi nei loro confronti; io vorrei segnalarne uno un po' "diverso" (restando in tema) di cui godono oggi  in Italia, un pregiudizio inverso, cioe' favorevole. Certo, non sempre e non dappertutto, ma solido e ormai perfino consueto. Molte aziende, anche se non dichiarato apertamente, preferiscono per il front-line uomini con atteggiamenti femminili; li trovano piu' pazienti, gentili, disponibili; i precursori della tendenza sono state senz'altro le compagnie aeree, ed i negozi di abbigliamento, ma la propensione si e' allargata.
 In tv l'orientamento e' piu' eclatante. Quelli che in sociologia chiamano "leader d'opinione", cioe' riconosciuti dal pubblico come competenti ed attendibili, sono sempre piu' omosessuali. Esiste cioe' una parte rilevante della popolazione che guarda con tale simpatia a questa "categoria" cosi' bisfrattata nel tempo, da attribuirgli una credibilita' a priori che non si deve regalare a nessuno.
 Alfonso Signorini, che  a prima vista e' una simpatica zia da tenere in salotto, in realta' con il suo gossip "giulivo" entra a gamba tesa nella politica, per esempio intervistando Ruby a comando, o raccontando della Minetti benissimo o malissimo a seconda delle richieste della rete. Lo stesso Vendola, il leader gay piu' conosciuto, sta barattando la sua battaglia per i diritti civili con una salvaguardia giudiziaria personale; quindi, occhio a chi vi parla: prima di essere gay, sono uomini.

martedì 31 luglio 2012

Il disoccupato stia sereno



Bersani al congresso del Pd, oggi: "Faremo le liberalizzazioni che la destra non puo' fare!"; sghignazzi e risolini si sprecavano nell'aula. L'Istat, contemporaneamente, annunciava il record di disoccupati, arrivato  a 2.8 milioni, senza contare chi non si iscrive per disperazione; disfattisti! Il disoccupato medio puo' pregustare gia' la vittoria della sinistra ( ....? ) con Casini, gli annunci roboanti, i primi decisi passi per una  fresca,sana , ventata di liberalizzazioni. Si comincera' dalle concessionarie pubbliche: acqua , gas ,energia; "ah' gia', ma c'e' stato il referendum, non si puo' fare". Ok, nulla e' perduto. "Passiamo alla casta degli avvocati e dei notai, prepariamo un disegno di legge!",- mi sembra di sentirlo-. "Ma segretario i  parlamentari del settore sono 134 ,non abbiamo i numeri". A questo secondo stop forse il nostro eroe comincera' a vacillare, ma non demordera' : "e' arrivato il momento per farmacie e tassisti, subito!". Il tempo di capire che l'industria farmaceutica finanzia la meta' dei bilanci dei partiti , e che i tassisti bloccano Roma come e quando vogliono, che l'idea tramonta. A questo punto immaginiamo Bersani triste, avvilito, solo in un angolo, seduto ad un tavolino con la sua birra ( pare lo aiuti a ragionare, ma pare che esageri ). "Ci sono, -grida esultante- liberalizziamo il segretario del Pd!". I piu' strabuzzeranno gli occhi, ma dopo pochi secondi, si rimetteranno   a contare enormi mazzette di contanti sul tavolo. "Ogni giorno, un disoccupato diverso, potra' fare il segretario del pd, presiedere alle riunioni, e dire il cazzo che gli pare, tanto qualcuno lo smentira'!" E dal fondo: "e che cambia?","Niente, e' questo il bello!", esultera' trionfante il nostro astutissimo eroe. Il disoccupato di lungo corso stia sereno,sta' arrivando la sua ora,e non si preoccupi: per una volta ,nella vita, avra' un lavoro in cui non puo' fare danni.

domenica 29 luglio 2012

When the music's over



Difficile sempre giudicare, da dentro, il periodo storico che si sta' vivendo, giacche' la razionalita' non esiste; ma questo e' argomento complesso, da trattare a parte. L'impressione generale parla di un degrado diffuso, una sensazione di  immenso, globale,  mercato delle vacche;  e chi riesce a fare cose veramente belle in mezzo al fango? Chi e' abituato a starci, ovviamente, ma non credo che dai nostri politici ci si possa aspettare granche'.
Allora cerco in quello che, innatamente, e' il mezzo umano di elevazione: l'arte. Guardo i  libri piu' venduti e.."50 sfumature di grigio" (boh); trama: una giovane e bella ragazza si invaghisce.... poi un uomo ricco..poi il sesso... e poi rinuncio, non sono tagliato per i thriller erotici. Passo, sconsolato, ai ""blockbuster" del cinema: "benvenuti al nord" in testa. Sara' un sottile opera di denuncia sul drammatico fenomeno planetario dell'emigrazione; un titolo ironico per un horror tipo "Shining", sprizzante genialita' da ogni inquadratura. Vedo Bisio in moto, e sommessamente abbandono l'idea. Eccoci, ci siamo: la musica. Conforto di ogni epoca, espressione tramandata dalla notte dei tempi, fulcro e manifestazione  massima dell'animo umano! Guardo la cima delle hit e arrivano i ...Maroon 5; ascolto la canzone, e immediatamente associo il nome a innominabili sostanze organiche.
A mo' di ( parziale) consolazione, sfoglio le vette delle  classifiche del 1972, 30 anni or sono; ci trovo dentro  "il gabbiano Livingstone", "il padrino", "made in Japan" dei Deep purple. Comincio ad avere vago sentore del fatto che forse qualita' , stile, e contenuti, abbiano un peso leggermente diverso. E forse la vita delle persone era diversa, ebbra di sensazioni, di emozioni che DOVEVANO essere vissute, e poi espresse. Forse la crisi che ci bombarda e' di tutto, tranne che di soldi; forse "non ci resta che qualche svogliata carezza"; forse e' solo una mia, irrazionale, impressione. Sta' di fatto , che se voglio ascoltare un po' di buona musica ,devo mettere un cd del secolo scorso, e i decadenti Doors mi sembrano i piu' adatti.