domenica 5 agosto 2012

Capezzone e la prostituzione




Ricordo nel 2007 una proposta di legge per le "passeggiatrici" firmata dall'onorevole Capezzone , al tempo militante nei radicali. Ma definiamo la materia dell'interloquire ; leggo , testuale ,la definizione di prostituzione : "commercio di prestazioni sessuali, e di attività intellettuali , che vengono subordinate a interessi materiali". E raccontiamo quindi qualcosa di questo simpatico ragazzone, che per anni e' stato pressoche' onnipresente nei tg.
 Nel 1998 partecipa per la prima  volta ad una manifestazione dei radicali, e conosce Marco Pannella. Comincia a frequentare la sede, ed in meno di tre anni, nel 2001, viene eletto segretario del partito. A che si deve una carriera tanto rapida, di un giovanotto neanche trentenne neppure laureato? Sicuramente al suo talento in politica, e alle sue indubbie qualita' oratorie. C'e' un altra versione pero' di cui, per puro dovere di cronaca, dobbiamo dare conto.
Pannella, padre padrone del partito radicale da sempre, bisessuale dichiarato, pare avesse l'abitudine di "scovare" nuovi talenti; leggo testuale, dalla sua biografia di Danilo Quinto, ex tesoriere: "eravamo una famiglia dove il massimo della gratificazione era salutare Pannella baciandolo sulle labbra quando si presentava alle riunioni mano nella mano con l'ultimo dei suoi fidanzati ventenni e lo imponeva come futuro dirigente o parlamentare».
Questo breve passaggio puo' dare un'idea dell'atmosfera in cui emersero diversi notabili della politica come  il gentile Rutelli, il senatore Quagliarello , Stracquadanio,Elio Vito, e Benedetto Della Vedova. Interrogato a riguardo , Capezzone dice testuale: "se pur bisessuale, non sono mai stato l'amante di Pannella"; se lo dice lui, possiamo  stare tranquilli, e fugare ogni dubbio a riguardo. Pannella, all'epoca, aveva 71 anni.
  Il nostro eroe partecipa assiduamente alla vita del partito, e molto si spende per le battaglie radicali: le unioni di fatto, la laicita' dello stato, la legalizzazione delle droghe leggere, l'eutanasia, il diritto all'aborto,la fecondazione assistita, la legalita'; contro il conflitto di interessi sull'informazione arriva allo sciopero della fame. Afferma: "In nessun paese al mondo avremmo un premier così. Per essere chiaro, voglio prescindere dall'esito dei processi di ieri e di oggi, e perfino, se possibile, dalla rilevanza penale dei fatti che sono emersi. Ma è però incontrovertibile che Silvio Berlusconi ,prescrizione o no, abbia pagato o fatto pagare magistrati".
E poi : "Per non parlare di ciò che è accaduto con il pdl sul terreno dei diritti civili, con un’autentica aggressione contro le libertà personali: contro il divorzio breve (eppure, anche tanti leader del centrodestra sono divorziati), contro l’aborto, contro i pacs, contro la fecondazione assistita e la libertà di ricerca scientifica, fino all’ultimo tentativo di sbattere in carcere i ragazzi per qualche spinello”.
Comincia una serie di apparizioni televisive in programmi prima di approfondimento, poi di varieta', che diventano sempre piu' assidue ; diventa popolare. Improvvisamente, nel gennaio 2008, passa nelle fila del Pdl e a maggio ne diventa portavoce. Sorge un piccolo problema: deve rappresentre ragioni esattamente opposte a quelle difese fino a quel momento; lo fa' con una tranquillita' olimpionica, rivelatrice della sua vera indole e natura.
Esordisce con: "Davvero qualcuno pensa che B. abbia vinto perche' ha le tv?"-e ancora,sorridente: " B. ha un equilibrio ammirevole tra sensibilita' religiosa e rispetto della laicita' dello stato".
Cresce esponenzialmente di notorieta', e' onnipresente nei tg; le sue dichiarazioni quotidiane sono ormai riprese da tutti  i maggiori organi di informazione, in un crescendo di posizioni sempre piu' oltranziste a difesa del suo editore. Ma le accuse sempre piu' gravi lo portano a diventare, insieme con Gasparri, il difensore delle cause perse. Si immola sull'altare del capo, perdendo ogni residuo di credibilita'; su Ruby afferma "solo fango, ormai e' chiaro che su B. e' caccia all'uomo".E poi,scivolando sempre piu' in basso, a invocare un clima di persecuzione, millanta un presunto scappellotto che nessuno vede :" Chi resta vicino al premier rischia", dira' poi. Stremato , ormai inviso al pubblico per centinaia di dichiarazioni forvianti, viene lentamente allontanato dai palinsesti; subisce, paradossalmente, la stessa sorte della Carfagna o della MInetti, che B. nasconde, giudicandole ormai inservibili alla causa.
Tutto questo ci riporta al discorso iniziale: quale legge per la prostituzione? Intanto, bisognerebbe discuterne una per tenerla fuori dai palazzi della politica, dicono sorridendo in molti. Poi, la constatazione che quando De Andre' cantava "per fare il mestiere ci vuole anche un po' di vocazione" non diceva uno spergiuro.
 Noi ci limitiamo a riportare ,testuale, la frase di chiusura dell'intervista a Capezzone,appena passato al pdl, che ci riconduce ( curiosissima analogia )  ad un auspicio comune a tutte le professioniste del settore: "Cosa spera per il suo futuro, giovanotto?"- "Ho scommesso sul pdl"-dice-"se va bene, magari me lo sposo!.   (16/06/2008)




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