mercoledì 18 luglio 2012

O' vicere' e la saggezza slovacca



Ho visto cose che voi umani...ehmm no riprovo, troppo pomposa. Non so come sara' combattuta la terza guerra mondiale  ma.... ok, come non detto. Il fatto e' che faccio fatica a descrivere quello che accade in continuazione nelle alte sfere, dalla notte dei tempi.
Quando al governo c'era Andreotti , e nominava Gava (..detto o' vicere'..) ministro degli interni, mi facevo forza pensando che stavamo toccando il punto piu' basso che si potesse immaginare. Poi arrivo' Craxi, con De Michelis e tal Intini (chi lo ricorda non si faccia rovinare la giornata e faccia bisboccia, e' passato) e fui immediatamente smentito; quindi mani pulite fece (quasi) tabula rasa. 
E venne mister B., supportato da una tv commerciale piena di culi e tette, e cioe' amata da tutti. Soffri' molto ( purtroppo quelle trasmissioni erano vietate a casa mia), e arrivo' Prodi. Pur non avendo una spiccata simpatia per la sinistra salutai anch'io festante quel vento di cambiamento, vera e propria liberazione da una sfilza di leggi ad personam nefaste per il funzionamento della giustizia tutta.
Venne quindi proditoriamente ( in entrambi i sensi ) nominato ministro della giustizia tal Clemente (nomen omen?), Mastella. Segui' un attacco biliare ( il mio ),  uno pseudogoverno che non giunse al secondo anno di vita,  indagini (chi poteva mai prevederle?...) sul ministro, la cacciata del magistrato inquirente De Magistris, che divenuto poi parlamentare europeo viaggio' affittando aerei privati, che si mangio' il gatto che prese il topo che al mercato mio padre compro'. La sequela e' continuata ininterrotta, passando per Alemanno che sembrava meglio di Rutelli, Lombardo di Cuffaro, chiunque meglio di B., fino ad arrivare ai giorni nostri.
 Apprendo , ancora sorpreso, che Napolitano usa l'avvocatura dello stato contro i pm di Palermo che indagano sulle peggiori stragi della nostra storia, quelle di Falcone e Borsellino. Mentre cerco di incasellare la notizia dentro una logica qualsiasi,e di dare un senso alla sequela degli eventi,  mi viene in soccorso , finalmente, un adagio slovacco che mi prepara ai prossimi, imprevedibili, giorni: - Quando penserai di aver toccato il fondo, sentirai qualcuno che bussa da sotto !-.

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